Il tema del rimborso spese è spesso al centro di situazioni curiose e malintesi, anche nelle aziende più strutturate. Dalla richiesta di rimborsare una cena decisamente fuori contesto fino all’uso improprio della carta aziendale, ogni impresa ha aneddoti che meritano di essere raccontati. Ed è proprio da queste storie che parte la nuova puntata del podcast "Lavoro semplice e chiaro", il format di Libemax che smonta i falsi miti del mondo del lavoro.
In questa puntata abbiamo coinvolto Sabrina Grazini, esperta di diritto del lavoro e LinkedIn Top Voice, per approfondire tutto ciò che riguarda note spese, trasferte e rimborsi aziendali. Si parte da esempi reali per arrivare alle regole concrete: cosa è cambiato nel 2025, quando un rimborso è fiscalmente valido, e quali sono le responsabilità dell’azienda nel fornire policy chiare.
Le nuove disposizioni prevedono che ogni spesa sostenuta in trasferta debba essere tracciabile, un cambiamento che ha spinto molte aziende a dotare i dipendenti di carte aziendali. Tuttavia, questo strumento deve essere utilizzato con attenzione: le spese personali sono escluse, e ogni acquisto deve essere legato all’attività lavorativa. Per questo, è fondamentale che le policy aziendali siano accessibili, aggiornate e comunicate in modo efficace.
Anche gli strumenti digitali possono semplificare la gestione delle note spese. Con soluzioni come Libemax Rilevazione Presenze, i dipendenti possono caricare le ricevute tramite smartphone e inviarle per l'approvazione in pochi clic. Una funzionalità utile per chi è spesso in trasferta, ma anche per i datori di lavoro che vogliono evitare errori o contestazioni.
Come nelle puntate precedenti, anche questa volta l’intelligenza artificiale viene coinvolta per porre le domande più frequenti e talvolta più bizzarre:
Gli aperitivi con i clienti sono rimborsabili?
Tutto quello che compro con la carta aziendale è un fringe benefit?
Posso fidarmi del collega che dice “tanto paga l’azienda”?
Le risposte di Sabrina Grazini aiutano a mettere ordine tra realtà, percezione e regole effettive.
La nuova puntata di "Lavoro semplice e chiaro" è disponibile su tutte le principali piattaforme di ascolto. Un’occasione per fare chiarezza su un tema importante e spesso sottovalutato, utile tanto per chi lavora in trasferta quanto per chi si occupa della gestione del personale.
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di “badge digitale di cantiere” (o “badge di cantiere”) come nuova misura per aumentare tracciabilità, sicurezza e contrasto al lavoro irregolare nelle attività in appalto e subappalto.
Il punto chiave è questo: la norma esiste, ma le modalità operative (come deve essere fatto il badge digitale, come funzionano i controlli, quali dati, quali flussi, quali standard) devono essere definite dai decreti attuativi.
Gestire il personale fuori sede durante le festività natalizie è una delle sfide più delicate per aziende con sedi distaccate, cantieri, punti vendita, squadre tecniche in trasferta o servizi H24. Tra ferie, rientri, spostamenti e richieste dell’ultimo minuto, la combinazione di turni Natale e reperibilità può diventare un terreno scivoloso: se manca un metodo chiaro, aumentano confusione, assenze non previste, disservizi e tensioni interne.
Il periodo natalizio è, per molte aziende italiane, il momento dell’anno in cui il lavoro esplode: più clienti, più ordini, più turni da coprire. Di conseguenza aumentano anche gli straordinari, soprattutto nei giorni festivi e prefestivi.
Gestirli “a sentimento” però è rischioso: puoi ritrovarti con costi fuori controllo, dipendenti scontenti e possibili contestazioni su buste paga e diritti.