La legge di bilancio 2025, da poco pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, introduce alcune novità fiscali per i lavoratori dipendenti.
Ecco nel dettaglio i principali interventi in materia.
Una delle principali novità della legge di bilancio 2025 è il taglio del cuneo fiscale, ora reso strutturale. Questa misura consente ai lavoratori di beneficiare di maggiori detrazioni fiscali sul reddito da lavoro dipendente:
Per il 2025 vengono confermate le tre aliquote irpef, con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e mantenerne la progressività:
La nuova legge introduce un innalzamento dei limiti di esenzione fiscale per i fringe benefit:
Inoltre, sono previste modifiche alla tassazione delle auto aziendali ad uso promiscuo, con l’obiettivo di rendere più equa la gestione dei benefit aziendali.
Per incentivare la produttività aziendale, la tassazione sui premi di produttività con accordo di secondo livello rimane agevolata al 5%.
A sostegno della genitorialità, il congedo parentale viene esteso:
Per favorire l’occupazione femminile, è stato introdotto un esonero contributivo per le lavoratrici madri con almeno due figli e reddito imponibile fino a 40.000 euro.
La legge di bilancio 2025 interviene anche sull’indennità di disoccupazione naspi, introducendo modifiche ai requisiti di accesso e alla durata del sostegno.
Oltre alle misure principali, la legge di bilancio 2025 prevede:
Per approfondire tutti i dettagli della legge di bilancio 2025, è possibile consultare le fonti ufficiali sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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La Regione Lombardia ha emanato l’Ordinanza n. 348 del 1° luglio 2025, in vigore dal 2 luglio al 15 settembre 2025, per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti al calore in ambienti esterni non climatizzati.
La gestione delle ferie è una responsabilità centrale per il reparto Risorse Umane. In presenza di una settimana lavorativa distribuita su 6 giorni (dal lunedì al sabato), è fondamentale adottare una policy aziendale coerente con i regolamenti vigenti, garantendo la compliance normativa e la trasparenza nei confronti dei dipendenti.
l superminimo è una voce retributiva molto diffusa nel mondo del lavoro italiano, ma ancora oggi poco compresa sia dai lavoratori che da alcuni datori di lavoro. Spesso viene percepito come un bonus o una gratifica, ma in realtà ha una funzione ben precisa e implicazioni concrete nel calcolo dello stipendio mensile.