È uscita oggi una nuova puntata del podcast “Lavoro semplice e chiaro”, il format che fa chiarezza sui temi caldi del mondo del lavoro. Questa volta con Sabrina Grazini, LinkedIn Top Voice ed esperta in risorse umane, affrontiamo un argomento che divide il web (e non solo): lo smart working.
Lo smart working è davvero sinonimo di maggiore produttività, o solo una scusa per allungare il fine settimana? In questa puntata, Sabrina racconta storie reali, tra imprenditori sorpresi di essere gli unici in ufficio il venerdì e dipendenti incontrati in aeroporto durante l’orario di lavoro.
Non tutto quello che chiamiamo smart working lo è davvero.
Uno dei punti di maggiore confusione riguarda i termini: telelavoro, smart working e lavoro agile. Sono sinonimi? No. E Sabrina lo spiega con esempi concreti.
Il telelavoro è rigido, con orari fissi: il lavoratore è a casa, ma come se fosse in ufficio.
Il lavoro agile, regolamentato dal 2017, è orientato agli obiettivi, non agli orari.
Lo smart working? Spesso usato impropriamente per indicare qualsiasi lavoro da remoto.
In un ribaltamento creativo, abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale non di darci risposte, ma di porci domande. Ecco le tre che affrontiamo nella puntata.
Come viene monitorata la produttività in smart working?
Con obiettivi chiari, report e fiducia. Il controllo non è sul tempo, ma sui risultati.
Sono coperto da assicurazione in caso di infortunio a casa?
Sì, ma solo se l’attività è effettivamente lavorativa. Se ti fai male cucinando durante la pausa pranzo, non è considerato infortunio sul lavoro.
Chi lavora da casa guadagna meno?
Assolutamente no. La legge vieta ogni forma di discriminazione retributiva tra chi lavora in sede e chi lavora in modalità agile.
Sapevi che Libemax Rilevazione Presenze consente di distinguere tra lavoro in sede e lavoro in smart working? È una funzione pensata per aiutare le aziende a gestire meglio la flessibilità e semplificare il lavoro del reparto HR.
Prova Libemax Rilevazione Presenze per 14 giorni completamente gratuiti.
Ascolta la nuova puntata del podcast “Lavoro semplice e chiaro” su Spotify, Apple Podcast o sulla tua piattaforma preferita.
Per supportare il progetto, puoi lasciare una recensione, un commento oppure cliccare su “Segui”.
Ogni settimana sfatiamo un nuovo mito sul mondo del lavoro.
La gestione del personale fuori sede rappresenta una sfida concreta per molte aziende moderne. Che si tratti di tecnici, consulenti, commerciali o manutentori, sapere dove si trovano i dipendenti al momento della timbratura e monitorare in modo preciso i loro orari di lavoro è fondamentale per garantire efficienza, sicurezza e trasparenza.
Il calcolo percentuale è uno degli strumenti più utilizzati da chi lavora nelle risorse umane (HR) e negli uffici di amministrazione. Dalle buste paga agli straordinari, dal calcolo dei rimborsi spese alla gestione delle ferie, saper applicare correttamente le percentuali consente di ridurre errori, risparmiare tempo e garantire trasparenza nei confronti dei dipendenti.
La gestione di straordinari e permessi è uno degli aspetti più delicati per aziende e uffici HR. Errori nei conteggi, mancanza di trasparenza e difficoltà di tracciamento possono portare a incomprensioni interne, problemi in busta paga e sanzioni.